Tocco, Gioco e Imparo - di Chiara Concordi

Tocco, Gioco e Imparo - di Chiara Concordi

“Tocco, gioco, imparo”

L’importanza dell’attività tattile nei primi anni di vita

 

 

Il tatto: primo canale di conoscenza, comunicazione e relazione

 Il senso del tatto, il più importante dei sensi, è il primo a svilupparsi nell’embrione umano: è attraverso la nostra pelle che, prima di nascere, sentiamo esistere qualcosa al nostro esterno acquisendo un primitivo senso di Sé. Il senso del tatto è per il bambino un importante strumento per conoscere ed esplorare sè stesso e il mondo che lo circonda, rappresenta un importante canale comunicativo utilizzato per poter interagire con il mondo esterno quando ancora non è dotato dell’uso della parola. Dare e ricevere contatto, manipolare, pasticciare, sono bisogni primari presenti in ognuno di noi, bisogni che devono poter essere soddisfatti affinché il bambino si sviluppi in un essere umano sano.

In tal senso, garantire - nei primi anni di vita - al bambino la possibilità di apprendere, conoscere, l’altro e ciò che lo circonda, attraverso attività tattili, si rivela estremamente preziosa: si tratta di una serie di esperienze che incoraggiano il bambino ad esplorare materiali differenti che stimolino il senso del tatto. Attraverso una buona stimolazione tattile il bambino conosce, sperimenta, associa, apprende, comprende.

Troppo spesso, quando l’adulto vuole mostrare qualcosa al bambino, utilizza l’espressione: “Vieni a vedere” mentre sarebbe molto più corretto dire: “Vieni a toccare, vieni a sentire”. I bambini vogliono e devono avere la possibilità di affrontare il mondo con i sensi, poiché come affermano M. Barth e U. Markus nel loro libro dal titolo Il libro delle coccole: “I bambini sono del tutto sensuali. Vogliono tuffarsi nella vita con ogni fibra del loro corpo e gioire di tutto, senza limiti.”

 

Quali esperienze possiamo condividere con i nostri bambini al fine di soddisfare questo bisogno di esplorazione, conoscenza e relazione attraverso il corpo? Ti do qualche consiglio.

 

Tre esperienze per garantire e soddisfare il bisogno di stimolazione tattile nei bambini

Garantire anche all’interno dell’ambiente domestico esperienze che possano prevedere un coinvolgimento del corpo dei nostri bambini, rispondendo così al loro bisogno di con-tatto, non è poi così difficile, basta fare le giuste scelte nella selezione dei giochi e materiali. Ti lascio qualche suggerimento in più in merito.

 

1.  Giochi tattili in scatola

La scelta del giusto gioco da proporre al nostro bambino sarà capace non solo di rispondere a quel forte bisogno di esplorazione tattile ma anche di favorire momenti di condivisione e vicinanza tra adulto e bambino.

Quali giochi in scatola scegliere?


   Tactile Animals Montessori; un divertente gioco in scatola ispirato al mondo Montessori e adatto ai bambini con età compresa fra 1 e 4 anni, che permetterà di sviluppare:

-la sensibilità tattile; grazie alla presenza di tessere la cui superficie sarà liscia, morbida, ruvida a seconda dell’animale corrispondente, il bambino potrà sperimentare differenti sensazioni tattili

-la motricità fine e il pensiero critico; grazie alla presenza di tessere a differenti incastri il bambino dovrà riconoscere e ricomporre i diversi animali

-il lessico; attraverso la condivisione di questa esperienza di gioco con la figura adulta, il bambino potrà essere stimolato anche da un punto di vista lessicale. Ad esempio, potremmo presentare al bambino la tessera con la superficie tattile e l’animale corrispondente dicendo: “Il pelo della pecora è morbido! Tocca!”, “La tartaruga ha le squame!” ecc.



   Flashcard Tactile Montessori (1-4 anni); un insieme di carte fotografiche raffiguranti diversi oggetti e animali e differenti superfici tattili da riconoscere, abbinare, classificare.

 

   La mia prima enciclopedia tattile Montessori (2-4 anni); un gioco in scatola composto da 5 cartelle tattili per il gioco della tombola caratterizzate da differenti superfici: pungente, liscia, pelosa, ruvida, lanosa e da 30 tessere con immagini di oggetti e animali che possono essere raggruppati in categorie in base alla loro superficie. Con questa esperienza di gioco il bambino avrà la possibilità di sperimentare e conoscere attraverso il tatto, arricchire il proprio lessico, classificare, riconoscere, nominare oggetti ed animali presentati.


 

   Baby Tactilino (2-4 anni); qui il bambino sarà chiamato a ricomporre gli 8 differenti puzzle sagomati composti da una parte tattile che va a simulare la superficie dell’animale. L’ adulto potrà arricchire l’esperienza di gioco attraverso la stimolazione verbale: “Questa superficie è pungente! Tocca un po'! Il riccio è pungente”. In un secondo momento si potrà poi chiedere al bambino di associare l’animale alla superficie tattile corrispondente e dunque riccio/pungente, pecora/lanoso, ippopotamo/liscio ecc.


 

2. Giochi corporei

Massaggi, filastrocche accompagnate da gesti, che dunque coinvolgono l’intero corpo del bambino rappresentano un’altra importantissima modalità attraverso cui soddisfare il bisogno di contatto del bambino: un mezzo per comprendersi, per dare e per ricevere. Quando massaggiamo il nostro piccolo o recitiamo lui una piccola filastrocca ci concentriamo su di lui e gli offriamo tutta la nostra attenzione, lo aiutiamo a sviluppare un buon rapporto con il proprio corpo, a imparare che ogni sua parte è “buona”, oltre che garantirgli preziose occasioni di vicinanza e intimità fisica ed emotiva. Anche le ninne nanne sono una prima forma di gioco con il corpo, il più spontaneo, che un genitore affettuoso possa offrire al proprio bambino. Sono molto importanti per la consolazione e il piacere che danno ai più piccolini.

 

 

3. Esperienze di manipolazione

Tempere a dita con cui pasticciare, pasta di sale da modellare, o ancora, sabbia cinetica o farina da travasare; tutte esperienze capaci di stimolare i sensi dei nostri bambini, in primis, quello del tatto.

 

 

Toccare per giocare, apprendere, esplorare.

Toccare l’altro per entrare in relazione, conoscersi, scoprirsi.

 

 

 

Dott.ssa Chiara Concordi

Educatrice Pedagogista specializzata in Educazione Emotiva

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