Come favorire lo sviluppo del Pensiero Logico

Come favorire lo sviluppo del Pensiero Logico

“Come favorire lo sviluppo del Pensiero Logico”

Esercitare le attività logiche sin da piccoli fornendo ai bambini gli stimoli adeguati

 

Con l’espressione pensiero logico si intende la capacità di ordinare concetti e di compiere operazioni astratte, ovvero di essere capaci di avere in mente un’immagine delle cose o di concetti non presenti nell’immediato. Lo sviluppo del pensiero logico, generalmente, va di pari passo allo sviluppo cognitivo ed è facilitato da una serie di compiti che i bambini possono svolgere attraverso il gioco, sin da piccoli. Di seguito ne elenchiamo alcuni: identificare analogie o differenze fra oggetti (ad esempio: fra forme geometriche), trovare gli elementi salienti all’interno di una storia (ad esempio: riconoscere i protagonisti di una favola), classificare (ad esempio: mettere insieme elementi di una stessa categoria), seriare (ad esempio: disporre in ordine crescente delle quantità).

Una delle più importanti teorie sullo sviluppo cognitivo, elaborata da J. Piaget, sostiene che lo sviluppo intellettivo è fortemente influenzato dall’ambiente e procede secondo specifici passaggi, queste fasi di sviluppo sono distinte e specifiche. Un primo stadio inizia alla nascita e termina intorno ai due anni di vita: in questo periodo i bambini forniscono una risposta all’ambiente di tipo motorio e sensoriale, volta al soddisfacimento dei bisogni primari, dal momento che il bambino non possiede una rappresentazione interna del mondo. Successivamente, dai due anni il bambino inizia ad avere delle immagini mentali della realtà, riesce ad esempio a “pensare” a un oggetto senza vederlo. Via via diventa capace di classificare gli oggetti e disporli secondo un determinato ordine. A questo punto il pensiero considerato è pre-logico e permette al bambino di servirsi di immagini o simboli per rappresentare un determinato concetto.

Facciamo una prova! Proviamo a nascondere il giocattolo con cui si è intrattenuto il nostro bambino. Se quest’ultimo cercherà il gioco, una volta sparito dal campo visivo, vorrà dire che la capacità rappresentativa è stata acquisita. Quindi, per il bambino, l’oggetto continua ad esistere anche se non lo vede più. Questo fenomeno è noto come “permanenza dell’oggetto”. Se il bambino, al contrario, si trova in una fase precedente di sviluppo, probabilmente inizierà a piangere perché l’oggetto sparisce dalla sua vista e quindi smette di esistere. Dai sei anni la capacità logica progredisce gradualmente, il bambino è capace a questo punto di compiere delle manipolazioni mentali e il pensiero è caratterizzato da reversibilità. Questa particolarità segna la genesi del pensiero logico. Con il termine “reversibilità” si intende infatti la capacità di valutare più alternative e di osservare da diversi punti di vista.

 

Cosa fare per favorire lo sviluppo del pensiero logico?

Generalmente lo sviluppo avviene in modo abbastanza lineare, questo dipende dalla maturazione biologica e dall’interazione dinamica con l’ambiente entro il quale il bambino è inserito. È molto importante però esercitare le capacità logiche fin da piccoli e fornire ai bambini degli stimoli adeguati in un contesto ricco ed organizzato. A tal fine, proponiamo ai bambini sia giochi strutturati che non strutturati, ad esempio inventando delle modalità di gioco sempre differenti anche con lo stesso materiale a disposizione.

 

Giochi Headu utili allo sviluppo del pensiero logico

 

1.               Flashcards Baby Logic: a ciascuna mamma il suo cucciolo.

È un gioco per bambini da1 a 3 anni che permette di fare esperienza con dei primi esercizi di logica collegando ogni mamma al proprio cucciolo, attraverso delle grandi flashcards ad incastro. I bambini possono giocare con le carte in tanti altri modi: girando le tessere, ricostruiscono un ambiente di fantasia che possono popolare con le sagomine. In questo modo si abituano a stabilire delle relazioni.

 


 

 

2.               Cuccioli e Pappa: un gioco di logica per i più piccoli

Questo è un gioco rivolto a bambini con età compresa fra i 2 e i 4 anni e permette di associare ogni cucciolo alla sua mamma e al cibo preferito. I bambini completano i puzzle da tre pezzi e creano dei collegamenti fra i soggetti facendo tante nuove scoperte. Il genitore può favorire l’attività di gioco del proprio bambino chiedendogli di riconoscere gli animali e cosa mangiano attraverso delle domande: “Qual è il coniglio? Cosa mangia il pinguino? Dov’è il koala?”. È possibile destrutturare l’attività di gioco, stimolando i bambini sulle associazioni logiche animale-ambiente, chiedendo ad esempio “Dove vive il pinguino?”.

 


 

 

3.               Progressive Babies Montessori: dal più grande al più piccolo

Questo gioco, ispirato al metodo degli incastri piani Montessori, è rivolto a bambini con età compresa fra i 2 e 4 anni. Attraverso il materiale di gioco i bambini ricompongono delle casette con gli incastri in legno e scoprono tante famiglie di animali. L’attività permette ai bambini di famigliarizzare con le forme geometriche canoniche e favorisce lo sviluppo delle prime capacità logiche e di seriazione.

 


 

 


Cecilia Summa

Psicologa

esperta in Neuropsicologia Clinic

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